
La pubblicità per bambini è da tempo legata a un aumento del rischio di scelte alimentari non salutari da parte dei piccoli e della pressione sui genitori per l’acquisto di alimenti lavorati, pieni di zucchero e calorie.
Alcuni studi indicano anche che i bambini possono essere facilmente influenzati a provare cibo spazzatura promosso da celebritĂ e personaggi dei cartoni animati.
Tuttavia, è meno chiaro come le loro abitudini alimentari siano influenzate dagli influencer sui social media.
E questo è stato l’obiettivo di un gruppo di ricercatori britannici dell’Università di Liverpool, coordinati da Anna Coates.
Lo studio
Il team ha reclutato 176 bambini, di età compresa tra i 9 e gli 11 anni, e ha mostrato loro i profili Instagram di due dei video blogger di YouTube fra i più famosi nella loro fascia d’età .
I partecipanti sono stati assegnati a caso a visualizzare tre tipi di profili Instagram: marketing di cibi sani, promozioni di cibo spazzatura o sponsorizzazioni non legate ai cibi.
Dopo la visualizzazione dei profili, i ricercatori hanno servito quattro snack – caramelle gelatinose, cioccolatini, carote e uva – e hanno invitato i bambini a mangiarne quanti volevano per 10 minuti.
Nessuno di questi snack corrispondeva a quelli visti su Instagram
.In media, i soggetti che avevano visto promuovere cibo spazzatura hanno consumato 448 calorie, quelli che avevano assistito a pubblicitĂ di cibi sani ne hanno consumate 389 e quelli non avevano visto alcuna pubblicitĂ di cibi 357.
Sebbene tutti i partecipanti abbiamo mangiato molte piĂą caramelle rispetto a carote o uva, quelli che avevano visto promozioni di cibo spazzatura hanno consumato piĂą dolci degli altri: una media di 385 calorie rispetto alle 320 di quelli che avevano visto pubblicitĂ di cibi sani e alle 292 di quelli che non avevano assistito a pubblicitĂ di alimenti.
“I bambini guardano ai social media per ottenere modelli di un ruolo e hanno probabilitĂ di imitare il comportamento di personaggi presenti sui media che seguono e ammirano”, ha dichiarato l’autrice principale dello studio, Anna Coates. “A differenza degli adulti, i bambini sono piĂą impulsivi e meno motivati a resistere alle pubblicitĂ di cibi perchĂ© non sono guidati da obiettivi di salute a lungo termine”.
Fonte: Pediatrics 2019
Lisa Rapaport
(Versione Italiana Quotidiano SanitĂ /Popular Science)
